Il Covid ne aveva causato lo stop lo scorso anno ma finalmente l’appuntamento con l’evento invernale della fiera dedicata alle specialità alimentari e alle bevande più grande ed importante del Nord America ha potuto nuovamente avere luogo.
Questa edizione sceglie una nuova ambientazione, il Convention Center di Las Vegas, dove il padiglione italiano si conferma, ancora una volta, il più ampio spazio espositivo dell’area internazionale.
Perché proprio Las Vegas? Sono state prese in considerazione tutti gli aspetti su cui la pandemia ha avuto un forte impatto, in primis le difficoltà economiche di tante realtà economiche e la scelta di questa città tiene proprio in considerazione i costi che le imprese dovranno sostenere per partecipare.
Las Vegas offre opzioni a più basso costo rispetto ad altre città per molti servizi e alloggi per i nostri espositori e visitatori. Il centro congressi di Las Vegas ha costi di manodopera più convenienti ed oltre ad essere una meta molto appetibile per tutti per il divertimento e la comunione tra business e vacanza.
L’aeroporto si trova a pochi chilometri dal centro congressi e la scelta di visitare la manifestazione può ridursi così anche ad un solo giorno per i buyers più impegnati. Le temperature di Febbraio sono miti a Las Vegas rendendo così l’atmosfera di business anche molto più rilassante e piacevole.
Anche per questa edizione le aziende italiane sono state collocate in un’area espositiva dedicata di forte impatto visivo grazie alle scelte strategiche di una struttura caratterizzata dai colori e immagini del nostro Paese e che richiamano la professionalità delle nostre aziende e la qualità dei prodotti esposti in vetrina.
Faceva da cornice all’aria italiana anche la lounge organizzata da ICE per offrire a tutti i visitatori un assaggio della calorosa accoglienza tipica dell’Italia.
La presenza tricolore ha visto 85 imprese che hanno presentato l’intera gamma del made in Italy agroalimentare sotto l’ombrello “The Extraordinary Italian Taste”. In base ai dati elaborati dall’Agenzia Ice di New York, e secondo i dati dell’US Department of Commerce relativi al periodo gennaio – ottobre 2021, continua a ritmo sostenuto la ripresa del commercio estero degli Stati Uniti. L’interscambio complessivo degli Usa con il resto del mondo ha registrato un incremento del + 22,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e l’andamento degli scambi Usa-Italia continua a consolidare il forte aumento già rilevato nelle precedenti analisi, +21,7%, in netta controtendenza rispetto alla media europea (+1%).
Per quanto riguarda le importazioni americane dall’Italia del settore agroalimentare e bevande a ottobre 2021 ha registrato un aumento del +21,4%.
“Siamo contentissimi di tornare al Winter Fancy Food Show con una partecipazione italiana più ampia che mai all’edizione invernale – ha spiegato Antonino Laspina, direttore dell’Agenzia Ice di New York e Coordinatore della rete Usa – Le aziende sono pronte per ripartire, lo dimostra il gran numero di espositori dall’Italia ed i rappresentanti di una quindicina di aziende italiane con sedi negli Usa”.
Mentre Bill Lynch, presidente della Specialty Food Association, ha ricordato che “la cultura italiana occupa da tempo un posto nei cuori e nelle menti dei consumatori negli Stati Uniti”.
Per Donato Cinelli, presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per ‘Italia della Specialty Food Association, si tratta di “una ripartenza con una versione invernale del Fancy Food ancora più forte, dimostrazione di quanto sia importante e strategico questo appuntamento fieristico”.
“Finalmente si riparte – ha dichiarato Donato Cinelli, presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della Specialty Food Association – Una
ripartenza con una versione invernale del Fancy Food ancora più forte e performante, dimostrazione di quanto sia, oggi più che mai, importante e strategico questo appuntamento fieristico”.